Le malattie neurologiche e il microbioma intesintale

Il microbiota intestinale inizia a svilupparsi alla nascita e continua per due-tre anni, nell'uomo, fino a raggiungere una composizione stabile. Tuttavia, continua a essere influenzato da diversi fattori ambientali e di stile di vita nel corso della vita.

I microbi intestinali comunicano con il SNC attraverso vie di segnalazione nervosa, ormonale ed  immunitaria.

Il vasto microbioma che risiede all'interno dell’intestino non interessa solo il comportamento intestinale, ma è interessato ad un processo di segnalazione bidirezionale tra microbiota-intestino-cervello andando a costituire un asse di collegamento tra questi sistemi.

Il microbiota umano ha un ruolo fondamentale nella fisiologia e patologia delle persone. L'alterazione microbica intestinale, nota anche come disbiosi, è una condizione associata non solo a disturbi gastrointestinali ma anche a malattie che colpiscono altri organi lontani da esso. Recentemente è diventato evidente che i batteri intestinali possono influenzare la fisiologia e l'infiammazione anche nel sistema nervoso centrale.

Durante la disbiosi, queste vie microbiota-intestino-cervello sono disregolate e associate ad alterata permeabilità della barriera cerebrale  ​​e processi di neuroinfiammazione.

Tra queste neuroinffiamazioni si sono viste dei collegamenti tra alterazione del microbioma  e condizioni neuroinfiammatorie come la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, ma anche ansia e disturbi simil-depressivi.

I disturbi neuropsichiatrici, ad un’alterazione di quest’asse microbioma-intestino-cervello, consistono in disturbi cognitivi, mentali e del comportamento, come schizofrenia, depressione, ansia, stress e disturbi bipolari, autismo, disturbi alimentari ed epilessia.
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Il microbioma è interessato in vie di produzione e trasmissione dei segnali, tra queste quella maggiormente studiata è il triptofano chiamato anche l’amminoacido per la felicità ed il sonno, precursore della serotonina. Il triptofano è coinvolto anche nella formazione di nuove cellule celebrali nell’infanzia e a rallentare l’invecchiamento cerebrale.

I diversi lavori suggeriscono l'efficacia di diversi interventi volti a modificare la composizione del microbiota come approcci profilattici o terapeutici per diverse patologie nerulogioche e psichiche.

I batteri attraverso la produzione di molecole in grado di influenzare le funzioni immunitarie e nervose dell'ospite. Tuttavia, in molti casi, sia nei pazienti che nei modelli animali della malattia, i meccanismi esatti di azione e le vie di segnalazione attivate dai batteri e dai loro prodotti o metaboliti devono ancora essere scoperti.

Riferimenti:

The Gut-Brain Axis: How Microbiota and Host Inflammasome Influence Brain Physiology and Pathology- Andrina Rutsch 1, Johan B Kantsjö 1, Francesca Ronchi- Front Immunol. 2020 Dec 10.

The gut, its microbiome, and the brain: connections and communications- Michael D Gershon 1, Kara Gross Margolis 2- J Clin Invest. 2021 Sep 15;131.